La diffusione in Italia dello skateboard, la popolare tavola munita di quattro ruote con cui si pratica lo skateboarding, uno sport nato in California tra la fine degli anni 40 e l’inizio degli anni 50, è fatta risalire al 1977.
Odeon lancia la moda
I futuri skater in quell’anno scoprono infatti il nuovo sport attraverso un servizio diffuso dalla trasmissione RAI Odeon. Che lancia le vendite del modello più famoso.
Il Saturnus
Parliamo del Saturnus, dal caratteristico colore arancio, larga 19–20 cm e lunga 75-80 cm.
Si trattava di una sorta di piccolo surf su ruote, concavo e camberate.
Street
Che, nelle versioni street, aveva una punta angolata e lunga e una coda più corta con angolo smussato.
Diffidenza degli adulti
La novità è accolta con entusiasmo dai ragazzi, ma con grande diffidenza dagli adulti a causa dei numerosissimi incidenti che si verificano.
Assenza di strumenti di protezione
Al tempo, infatti, l’utilizzo dello skateboard non è vincolato dall’impiego di strumenti di protezione quali casco, ginocchiera ed altri a tutela di mani e gomiti.
Il divieto
Per la forte pericolosità dovuta alle numerose strade in discesa, Genova è la prima città a vietare la circolazione dello skateboard, divieto esteso all’inizio del 1978 in tutto il territorio nazionale.
La genesi italiana
In realtà, già negli anni 50 nei paesi italiani si faceva uso di strumenti artigianali simili allo skateboard.
Skateboard sterzanti
Come per esempio una tavola in legno montata su 4 cuscinetti avvitati su due assi di cui quella anteriore sterzante e guidata attraverso una corda che fungeva da manubrio.
I modelli
Ispirato forse più al go-kart (o al carruocciolo napoletano) che allo skateboard, l’asse veniva impiegata da impavidi ragazzi.
Pericoloso
I quali si lanciavano, con freni approssimativi costituiti da pedane striscianti sull’asfalto, lungo discese più o meno ripide. Con prevedibili ribaltamenti e sbucciature e ferite anche rilevanti. (M.L. per 70-80.it)