È presente nei ricordi di tutte le bambine degli anni ’70 e dei primi anni ’80. Posseduto o invano richiesto in dono; onnipresente oggetto del desiderio anche a causa della campagna pubblicitaria che a metà degli anni ’70 imperversava su Topolino: il Dolce Forno Harbert.
La Harbert distributrice dei giocattoli statunitesi Kenner
L’azienda milanese Harbert, la stessa del Minicinex e del Proiettore Festacolor di cui abbiamo già parlato, distribuiva in Italia i prodotti della statunitense Kenner.
Easy-Bake Oven
Il loro Easy-Bake Oven fu creato nel 1963 e conobbe nei decenni successivi anche altre versioni, molto diverse da quella originaria.
Il Dolce Forno, la sua classe di energia
Quello che in Italia abbiamo conosciuto come Dolce Forno corrispondeva al primo: un parallelepipedo in plastica dalle sembianze di una cucina, progettato per cuocere piccole torte, biscotti e pizzette.
Camera riscaldante
Tutto ciò avveniva in una camera riscaldante alimentata da due lampadine da 100 W che le facevano raggiungere la temperatura di 175° C.
Da 100 a 60 W
A partire dal 1979 le lampadine furono portate a 60 W. E i tempi di cottura si allungarono da 15 minuti a 23 per ogni piccola torta…
Folli consumi di elettricità
In ogni caso, una follia in consumo di elettricità!
…e gli standard di sicurezza!
Dopo l’acquisizione della Harbert da parte della Giochi Preziosi nel 1994, il Dolce Forno continuò per un po’ ad essere prodotto, benché riprogettato elettricamente per problemi di sicurezza.
Basso voltaggio
Al posto delle classiche lampade a incandescenza vennero allora usate lampadine a basso voltaggio alimentate da un trasformatore esterno.
Il kit completo Dolce Forno
La confezione originale conteneva un piccolo matterello in legno, una ciotola, una paletta, un misurino e tre bassi stampi metallici per i dolci che si inserivano nella stretta apertura della camera riscaldante.
No al lievito
Vietato l’uso del lievito, se si voleva poter sfilare i manicaretti dal sottile pertugio senza danni!
Il ricettario
Allegato c’era anche un ricco ricettario, ma, alla fine, per facilità e bontà, il dolce al cioccolato vinceva su tutto!
Alla ricerca del profumo perduto
Quello che per chiunque l’abbia usato costituisce senza ombra di dubbio un ricordo olfattivo persistente è il profumo sprigionato dalle tortine durante la cottura.
…anche su eBay
Abbiamo trovato chi da adulto ha cercato su eBay il vecchio giocattolo pur di rivivere quell’incredibile “effetto madeleine”.
Cottura evocativa
Anche le immagini relative alla cottura di quelle torte sono un tuffo nella memoria di chiunque fosse bimba in quegli anni. (A.F. per 70-80.it)