1972. Con la SX-70 esplode il mito della Polaroid, la fotocamera che in pochi secondi offre la foto già pronta, fra i regali di Natale più ambiti

Polaroid

Negli anni ’70 fra orologi, giradischi e oggetti per la casa, in molti desideravano ricevere in regalo sotto l’albero di Natale una fotocamera Polaroid SX-70, all’epoca ultimo ritrovato della tecnologia.

Un vero portento

Grazie a questo portento fotografico, in un istante si potevano immortalare le fasi salienti della propria esistenza: le storie d’amore, le amicizie, le vicende familiari.

  • App 70-80.it Android iOS 2024
    Pubblicità

Il rito Polaroid

Quello che ormai aveva assunto le caratteristiche di un vero e proprio rito, prevedeva che dopo aver scattato la foto con la Polaroid, si sventolasse, per farla asciugare, la sottile superficie della carta fotografica appena uscita. Nell’attesa trepidante di vedere il risultato del nostro operato.

Polaroid

I limiti

Di sicuro ritrovarsi in pochi secondi tra le mani le foto già fatte, senza dover andare col rullino dal fotografo di turno che te le sviluppava dopo qualche giorno era un qualcosa di inusuale. Il limite era il formato standard (10×12). E il fatto, non di poco conto, che dopo qualche tempo le foto iniziavano inesorabilmente a sbiadirsi.

Edwin Herbert Land

L’inventore della Polaroid fu negli anni ’30 Edwin Herbert Land (1909-1991). Si racconta che un giorno la figlia volesse vedere il risultato di una foto che Land gli aveva appena fatto.

L’impossibile

L’impossibilità di esaudire il desiderio della piccola, gli suggerì l’idea di un dispositivo che permettesse di scattare foto nell’immediato.

Il filtro polarizzante

Land iniziò con il commercializzare il primo filtro polarizzante sintetico. Il funzionamento era quello di una griglia che blocca le radiazioni elettromagnetiche indesiderate, come quelle della luce non polarizzata,  impedendo alle onde luminose riflesse di raggiungere l’obiettivo.

Polaroid

La Polaroid Land 95

Nel 1947 Edwin Herbert Land sorprese il mondo presentando alla Optical Society of America la Polaroid Land 95. La prima macchina fotografica istantanea capace di sviluppare e positivizzare un’immagine in soli 60 secondi.

  • Engine Radio
    Pubblicità

La Polacolor

Fino al 1963 la Polaroid, non consentiva foto a colori. Tuttavia, fortunatamente, da quell’anno fu messa in commercio la Polacolor, la prima pellicola a colori, segnando un nuovo importante passo nella storia della fotografia.

Polaroid

La SX-70

Della Polaroid si contavano molti modelli in commercio. Ma la più apprezzata, al punto da diventare oggetto di culto da fotografi e designer, fra cui Andy Warhol (1928-1987, nella foto), risulta essere la SX-70.

Istantanea pieghevole…

Prodotta dal 1972 era una fotocamera istantanea del tutto pieghevole, facile da portare nella  tasca di una giacca e rivoluzionaria, con alcune componenti tecnologiche mai viste prime.

  • App 70-80.it Android iOS 2024
    Pubblicità

… ed elettronica

Si trattava della prima macchina elettronica, dove l’esposizione (tempo di scatto) era regolata da un automatismo – appunto – elettronico e non meccanico come in tutte le macchine dell’epoca (incluse le costosissime reflex Nikon/Canon).

Incredulità

In alcuni modelli era addirittura prevista la messa a fuoco automatica, effettuata utilizzando ultrasuoni (la tecnologia dei  primi telecomandi per televisori, che avrebbero iniziato a diffondersi negli anni successivi).

Reflex

L’apparecchio era Reflex, con uno schema interno che ai tempi lasciò tutti increduli, tanto da meritare la copertina di Life dell’ottobre 1972.

Polaroid

Clienti di spicco

Importanti nomi nel campo della fotografia si servirono delle fotocamere Polaroid per le loro creazioni.

Helmut Newton

Fra questi Helmut Newton (1920-2004), che usava abitualmente la fotocamera istantanea per fare scatti di prova, prima di quello definitivo.

Addio Polaroid?

Il successo delle fotocamere digitali determinò nel 2007 la fine della Polaroid.

Impossible Project

Per fortuna nel 2008 un gruppo di privati ha dato vita con successo all’Impossible Project, con l’intento di salvaguardare l’ultima fabbrica di Polaroid rimasta.

  • MCL Avvocati Associati
    Pubblicità

Florian Kaps

Se oggi abbiamo ancora pellicole a sviluppo immediato dobbiamo infatti ringraziare un viennese: il dr. Florian Kaps.

Olanda

Nel 2008 il fondo di investimento che aveva rilevato il marchio Polaroid decise di chiudere l’ultima fabbrica di pellicole rimasta al mondo, a Enschede in Olanda.

  • Pubblicità

Mi piace la macchina, mi compro la fabbrica

Da vero appassionato del mondo analogico, Florian non poteva veder venir meno la la possibilità di scattare Polaroid. Decise quindi  di acquistare la fabbrica, pensando che questo avrebbe permesso di continuare la produzione.

  • Ascolta 70-80.it!

Pellicole

C’era però un problema: le pellicole SX-70 (definite a suo tempo dalla rivista Fotografare un sandwich di “sette strati di genio“) richiedevano dei chemicals specifici, inventati anch’essi da Edwin Land.

Materia prima

Insomma, si potevano avere le macchine per la produzione e si poteva  anche riassumere i dipendenti rimasti (con il loro know-how). Ma mancava la materia prima.

Polaroid

Perché Impossible Project

Da qui il nome Impossible Project. Era impossibile, si diceva, ricreare una pellicola come l’originale, senza usare i processi brevettati da Land. A riguardo, occorre tenere presente, ad esempio, che nella SX-70 il positivo e il negativo coesistono nel sandwich ed anche che la pellicola si sviluppa alla luce del sole e non in camera oscura, entrambe cose impossibili.

Principio a memoria

Ma, Florian conosceva a memoria un famoso principio di Land (file all-2) e non si perse d’animo.

Polaroid

Le pellicole impossibili

A partire dal 2010 si videro infatti i primi risultati:  svariate generazioni di pellicole impossible, via via sempre piu’ vicine alla qualità, brillantezza e stabilità’ dell’originale, inventato quaranta anni prima.

Supersense

Dopo aver venduto quasi tutte le quote di Impossible, il dr Kaps ha poi fondato Supersense.com, che ha re-inventato le pellicole peel apart (quelle degli anni 60), oltre a mantenere vive  altre incredibili tecnologie audio/video classiche.

Vinile

Oggi opera tra l’altro l’unico studio di registrazione al mondo dove si registra live direttamente su vinile (senza passare né da nastri, né da nulla di digitale).

Nuovi modelli

Il connubio Polaroid-Impossible Project, ha dato nuova linfa vitale al mondo della fotografia istantanea. Oggi sono infatti in commercio diversi modelli non solo della Polaroid, ma anche di altri marchi, come la Fujifilm.

Podcast

Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. e M.H.B. per 70-80.it)

  • Ascolta 70-80.it!

 


Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_allowed_services
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_cookies_declined

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi