Due i principali ricordi di Barbarella di quelli che erano ragazzi negli anni ’60. I vestiti spaziali (creati dallo stilista Paco Rabanne, 1934-2023) e Jane Fonda (1937)… senza vestiti, in assenza di gravità (coi titoli di testa che coprono ciò che al tempo non si poteva mostrare).
Barbarella, nasce non a caso nel 1968….
Diretta da Roger Vadim (1928-2000, al tempo marito di Jane Fonda), la commedia fanta-sexy Barbarella non casualmente vede la luce nel 1968.
Ispirazione
Ispirata all’omonimo fumetto di Jean-Claude Forest (1930-1998) adattato dal regista Terry Southern (1924-1995), la pellicola fu prodotta da Dino De Laurentiis (1919-2010) in una cooperazione tra Italia e Francia.
…. e finisce nel 40.000 d.C.
Il film è ambientato nel 40.000 d.C., epoca nella quale opera la sensualissima astronauta Barbarella. Che, incaricata dal Primo Ministro della Terra di ritrovare lo scienziato Durand Durand (nome che avrebbe ispirato il gruppo musicale Duran Duran), misteriosamente scomparso, (se) ne fa un sacco ed una sporta.
Barbarella sessualmente esplicita
Disinibita e propensa all’amore libero (ripetiamo: siamo nel 1968), Barbarella sfrutta ogni occasione utile per attuare le sue tendenze amorose. Non a caso, la pornostar Virna Aloisio Bonino (1963-2015) assumerà nella sua carriera il nome d’arte Barbarella.
I perversi di Sogo
Barbarella darà il meglio di sé nella città di Sogo, dove una particolare sostanza, il Matmos, incentiva malvagità e perversione negli abitanti.
La parte che nessuna attrice voleva
Il ruolo di Barbarella avrebbe dovuto essere affidato a Virna Lisa (1936-2004), che però vi rinunciò (ritenendolo troppo osé).
Virna Lisi declina. Brigitte Bardot altrettanto
La parte fu quindi proposta a Brigitte Bardot (1934). La quale, però, stanca di ruoli sexy, passò la mano.
Sophia Loren: mi spiace, ma sono un po’ incinta
Il management propose quindi l’interpretazione a Sophia Loren (Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, 1934) che però, essendo incinta, non si ritenne adatta. La scelta cadde infine sulla Fonda, che, a sua volta, fu sul punto di rifiutare.
Accetta, dai!
Fu il marito a farla accettare evidenziando le prospettive che offriva il cinema di fantascienza emergente.
Il flop recuperato
Nonostante il sostanziale flop di botteghino (incassi per solo 2.5 milioni di dollari negli Stati Uniti nell’anno di uscita) e le pesanti stroncature della critica, il film (così come il fumetto) è diventato di culto dopo la distribuzione sul mercato dell’home video.
I beach boys
Da menzionare il tema musicale del film (Barbarella) di Bob Crewe (1931-2014), vagamente ispirato a Barbara Ann, famosissomo brano del 1965 dei Beach Boys e la presenza nel cast di Ugo Tognazzi (1922-1990).
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)