Trasmessa in Francia in 4 puntate dal 6 al 27 marzo 1965, Belfagor ovvero il fantasma del Louvre andò invece in onda in Italia circa un anno dopo (dal 15 giugno al 21 luglio 1966), ma in 6 episodi.
Juliette Gréco
Belfagor fece conoscere anche da noi la bravissima attrice francese Juliette Gréco (1927-2020), nel ruolo di una donna misteriosa e sensuale (in realtà si scoprirà che sono due gemelle) che conquista lo studente Andrea Bellegarde.
La maschera
Il quale vuole scoprire chi sta dietro alla maschera del presunto spettro.
Spostamento di rete…
Il successo fu così imponente che partito sul Secondo Canale della RAI, dopo i primi quattro episodi, Belfagor fu spostato sul Programma Nazionale per le ultime due puntate.
… e di giorno di programmazione
Non solo, l’incredibile audience fece cambiare anche il giorno di programmazione.
Da mercoledì a giovedì
Segnatamente passando dal mercoledì delle prime quattro puntate al giovedì per quelle finali.
La trama coinvolgente
Un custode del Museo del Louvre, Gautrais (Paul Crauchet, 1920-2012), durante la consueta visita di controllo serale, vede aggirarsi nei locali una figura spettrale vestita di nero.
Il fantasma….
Liquidata come una conseguenza dell’alcolismo del custode, la questione assume però un’altra prospettiva già dal mattino successivo. Cioè quando il suo capo viene rinvenuto assassinato in un’altra sala.
Andrea Bellegarde
A Parigi si diffonde subito la voce di un fantasma al Louvre. Uno studente universitario, il citato Andrea Bellegarde (Yves Rénier, 1942-2021), decide pertanto di nascondersi nel museo in modo da farsi chiudere dentro a fine orario di apertura, perché non crede in un fatto soprannaturale.
…. e il bambino
Ma non è solo: una ragazza da lui conosciuta per caso poco prima si fa chiudere insieme a lui. Nel cuore della notte il fantasma si manifesta, vestito di nero da capo a piedi, con una maschera di cuoio sul volto. Ed è preceduto da un misterioso bambino in calzoni corti (intuizione terrorifica degli sceneggiatori).
La divinità dell’inganno
Bellegarde sta per avere la peggio, viene atterrato ai piedi della statua di un dio caldeo, Belfagor (divinità dell’inganno). Ma improvvisamente saltano fuori da ogni angolo poliziotti in borghese.
Colette
Il fantasma si dilegua inspiegabilmente nelle sale buie. Bellegarde viene soccorso e scopre che la ragazza è Colette (Christine Delaroche, all’anagrafe Christine Palle, 1944). Questi è la figlia del commissario Ménardier (impersonato da René Dary, nome d’arte di Anatole Antoine Clément Maryappena, 1905-1974), che l’ha usato come esca.
La staffetta tra razionale & irrazionale
Di lì in poi la fiction si dipana in un susseguirsi di eventi che portano il telespettatore di volta in volta a propendere prima per una spiegazione soprannaturale salvo poi convergere su una soluzione razionale.
Il Segno del Comando
Come sarebbe accaduto poi (nel 1971) con un altro thriller paranormale, Il Segno del Comando, lo sceneggiato gioca sul filo dello spiegabile e dell’ignoto, stuzzicando con grande abilità la curiosità degli utenti.
Colpi di scena
E stordendoli con colpi di scena che al tempo erano considerati momenti di vero terrore. (M.L. per 70-80.it)