C’è da sempre negli Stati Uniti (e non solo) una scaramanzia che vuole che il 13° piano di un grattacielo (13th floor) non debba esistere, sostituito da soluzioni come 12B o altri approcci creativi, piuttosto che letteralmente bypassato col passaggio dal piano 12° al 14°.
No 13th
La superstizione accentuata dal periodo storico (inizi del XX° secolo), spinse i primi progettisti di grattacieli ad omettere la numerazione del 13th floor per evitare che gli appartamenti rimanessero invenduti per la paura che si potessero sprigionare incendi o altri disatri.
85% degli edifici USA senza 13th
La tendenza si ridacò al punto da creare una consuetudine progettuale, tanto che circa l’85% delle pulsantiere all’interno della cabina di un ascensore negli USA non vede la presenza del numero 13.
13th Floor Elevators
Su questa curiosa tendenza, nel 1965, Tommy Hall (1943) e sua moglie Clementine Tausch (1939) ebbero l’idea di chiamare 13th Floor Elevators una band di rock psichedelico frutto della fusione di tre gruppi allora poco noti. Cioè i Conqueroo (fondato dallo stesso Tommy), gli Spades – dove c’era il cantante e chitarrista Roky Erickson (1947-2019) – e i Lingsmen, dove suonavano il bassista/violinista Benny Thurman (1943), il batterista John Ike Walton (1943) e il chitarrista solista Stacy Sutherland (1945-1978).
La piramide ed il terzo occhio
In realtà, il curioso nome del gruppo sarebbe stato motivato anche dal fatto che 13th è l’ultimo piano della piramide di illuminazione, dove sorge l‘occhio che tutto vede o terzo occhio, simbolo dell’aldilà, dell’ignoto, dell’occhio del vortice o di Dio. Un concetto che, nel 1982, avrebbe ispirato anche il gruppo Alan Parsons Project per Eye in the sky
LSD
D’altra parte, il cd. 3° occhio si riferisce alla ghiandola pineale del cervello umano, attivata da pratiche yogiche e da sostanze psichedeliche (come l’LSD, la mescalina e i funghi magici). In un’ottica mistica, 13th Floor Elevator sarebbero quindi ascensori per la coscienza del pubblico.
Rock psichedelico
Il successo arriva subito, sotto la guida del loro produttore Lelan Rogers (1928-2002), con la registrazione dell’album che entrerà nella storia del rock psichedelico: The Psychedelic Sounds of the 13th Floor Elevators.
You’re Gonna Miss Me
E il primo (e più grande) successo dei 13th Floor Elevators è il singolo estratto dall’album, You’re Gonna Miss Me, scritto da Roky Erickson per gli Spades. Pezzo che entra nella classifica statunitense, diventando col tempo uno dei simboli del genere garage rock.
La brocca
Un’altra caratteristica peculiare dei 13th Floor Elevators era l’utilizzo dell’electric jug, una brocca elettrica che costituiva lo strumento principale di Tommy Hall.
Il suono dell’electric jug
Costituito da una brocca di vetro o ceramica, con un microfono all’imboccatura, attraverso l’avvicinamento delle labbra a circa 2-3 centimetri dall’apertura, facendole vibrare ed emettendo al contempo un tono musicale, l’electric jug riusciva a produrre un suono estremamente particolare. Segnatamente un ibrido fra una fanfara, un minimoog e un tamburo cuíca, utilizzato nella sezione ritmica bassa di molti brani del gruppo.
L’uomo di Marte
Il gruppo si sciolse nel 1968, poco prima che Roky Erickson finisse ricoverato in un ospedale psichiatrico di Houston (dove rimase fino al 1972) a seguito della diagnosi di schizofrenia paranoide (per la sua convinzione di provenire da Marte, anche se si parlò di una simulazione per evitare il carcere per uso di droga).
Elettroshock
Da tale ospedale Erickson fuggì più volte, finendo poi rinchiuso al Rusk State Hospital for the Criminally Insane, dove rimase fino alla dimissione del ’72. Non prima di aver subito numerosi trattamenti di elettroshock.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)