La trama de L’Ombrellone, film di rilievo sociologico del 1965, è abbastanza lineare: Enrico Marletti (Enrico Maria Salerno, 1926-1994), benestante ingegnere romano sui quaranta, che odia il mare e la confusione, lascia una capitale deserta per il ferragosto, diretto a Riccione.
Giuliana
Lì, da tre settimane, è in vacanza la moglie Giuliana (Sandra Milo, 1933-2024), modello della donna bella e superficiale, che lo trascina nella sua routine vacanziera, fatta di altrettanti stereotipi.
La pettegola, la bimba monella, il playboy, il ricco, il nobile in bolletta
L’albergo dove Giuliana alloggia è infatti un catalogo di personaggi tipici del contesto balneare. Ci sono la pettegola col marito succube e la figlia dispettosa; Pasqualino (Raffele Pisu, 1925-2019), il tipo da spiaggia con la battuta sempre pronta e la missione di far ridere tutti a tutti i costi; le suore venditrici di dote per future spose.
Menage
Nel coacervo romagnolo spiccano poi il ricco commendator Tagliaferri con panfilo annesso (José Calvo, 1916-1980) e il playboy Sergio (un bel Jean Sorel, 1934), che erroneamente l’ing. Marletti identifica come l’amante di Giuliana.
Il Conte
La quale, effettivamente, vive un momento in inquietudine coniugale, attratta da uno spiantato e truffaldino nobile, Antonio Bellanca (Lelio Luttazzi, 1923-2010), banditore d’aste che, con eloquio forbito, colloca vere e proprie cianfrusaglie a donne ammaliate dalle sue citazioni.
Il ravvedimento di Giuliana
Prima che la relazione extraconiugale si compia, Giuliana, tuttavia, si ravvede (dopo una passeggiata con Enrico sul lungomare di Riccione).
Ordine annullato
Ed interrompe i contatti col conte, annullando (con doppio disappunto del Bellanca) un costoso ordine per un mobile del Settecento.
La spaghettata
Il confronto tra Enrico e il Conte termina in una villa di Riccione, in cui è stata allestita una spaghettata notturna.
La rivincita di Enrico
Marletti, abilmente bluffando a poker, riesce a vincere una grossa cifra, recuperando così i soldi spesi per le vacanze a danno di un ancor più impoverito Bellanca.
La fuga del Marletti
Riappacificatosi con Giuliana, Enrico finalmente torna a Roma, dando un passaggio proprio alla pettegola dell’albergo.
Playboy off limits
Non prima, però, di essersi messo d’accordo con il gigolò Sergio (ormai divenuto suo amico), affinché i playboy del giro escludano Giuliana dalle loro possibili clienti.
La colonna sonora
Di rilievo la colonna sonora del film, contraddistinta da 25 classici del periodo, tra i quali: Il mondo di Jimmy Fontana (1934-2013); Il peperone, di Edoardo Vianello (1938); Viva la pappa col pomodoro di Rita Pavone (1945); Uno dei Mods, di 15 (1944) e Roberta di Peppino di Capri (1939). (M.L. per 70-80.it)