Nicoletta Orsomando, all’anagrafe Nicolina (1929-2021), simbolo delle signorine buonasera, entrò a tal punto nell’immaginario collettivo come annunciatrice tv (lo fu in RAI dal 1953 al 1993) da giungere ad interpretare se stessa al cinema. Addirittura per tre volte.
Il modello Orsomando
D’altra parte, pur non essendo stata la prima annunciatrice (il primato spetta a Lidia Pasqualini, 1920-2012), Nicoletta Orsomando, è sempre stata considerata l’emblema della categoria, con la sua consueta espressione serena, rassicurante e familiare.
Gentile, educata e dalla pronuncia perfetta
Ma anche per i modi gentili ed educati e la dizione perfetta (che rendeva impossibile anche alle orecchie più attente desumere la regione di appartenenza). Non stupisce quindi che diversi registi la vollero al cinema per rappresentare il ruolo.
Piccola posta
La prima volta che la Orsomando comparve in un film, fu agli albori della sua carriera, nel 1955. L’esordio avvenne nella pellicola Piccola posta, con regia di Steno (Stefano Vanzina, 1917-1988), che vedeva come protagonisti Alberto Sordi (1920-2003) e Franca Valeri (1920-2020).
Totò lascia o raddoppia?
Appena un anno dopo, la Orsomando apparve nel film Totò lascia o raddoppia? di Camillo Mastrocinque (1901-1969), in una brevissima sequenza in cui aggiornava gli spettatori sulla sparizione del personaggio interpretato da Totò (Antonio de Curtis, 1898-1967).
Parenti serpenti
La terza volta fu nel 1992, quando, sempre nei panni di se stessa, Nicoletta Orsomando comparve, intenta ad annunciare Fantastico, in Parenti serpenti di Mario Monicelli (1915-2010), con, tra gli altri, Alessandro Haber (1947), Marina Confalone (1951), e Paolo Panelli (1925-1997). (M.L. per 70-80.it)