Trentanovesima puntata di 70 80, il programma del week-end prodotto da Giornale Radio in collaborazione col nostro periodico. In questa edizione i giornalisti Francesco Massardo ed Enzo Mauri, redattore di 70-80.it, trattano i consueti due argomenti. Che questa settimana sono il film natalizio Una poltrona per due e la celebre pubblicità degli anni ’80 della Bistefani…
Una poltrona per due
Non c’è dubbio che nella top 10 dei classici natalizi per il piccolo schermo, Una poltrona per due (Trading Places) film del 1983 diretto da John Landis (1950) occupa le prime posizioni. Eppure il percorso che portò alla realizzazione della pellicola fu piuttosto accidentato.
24 anni di repliche
Dal 1997 Una poltrona per due viene trasmesso ogni anno durante le feste dai canali Mediaset, sempre con un notevole successo. Tanto da averlo fatto diventare parte integrante della tradizione natalizia.
Il soggetto
Scritto da Timothy Harris (1946) e Herschel Weingrod (1947), come spesso accade ai film di successo, il soggetto di Una poltrona per due fu ispirato da fatti realmente accaduti. In particolare Harris appassionato di tennis, rimase impressionato negativamente da due ricchi fratelli suoi compagni di gioco, assidui rivali tra di loro e dediti alle scommesse. Qui per leggere l’articolo originario in forma integrale.
Bistefani
Esistono degli spot pubblicitari che per la loro semplicità e immediatezza rimangono impressi più di altri nei ricordi delle persone. Se poi si parla di pubblicità natalizie, facile che il relativo slogan divenga un vero e proprio modo di dire, che sopravvive alla pubblicità stessa. E’ il caso della campagna che reclamizzò per quasi vent’anni i prodotti dell’azienda dolciaria Bistefani.
Gli esordi
La pubblicità natalizia dei panettoni, pandori, biscotti chiamati krumiri della Bistefani, esordì sul piccolo schermo nel 1983 (secondo altre fonti, l’anno seguente), con caratteristiche immutate fino al termine degli anni ’90. I personaggi in carne e ossa furono poi sostituiti da quelli in versione cartoon. Qui per leggere l’articolo originario in forma integrale.