L’idea di un nuovo dizionario del Jazz (edito da Diarkos), nasce dall’esigenza di aggiornarsi all’uso e consumo di questa musica dei sensi.
I 78 giri
La sua fruizione e conoscenza, infatti, sembra tornata alle origini, quando i fragili 78 giri suonati sui grammofoni consentivano di ascoltare un pezzo alla volta.
Il medium più comodo
Cosi come oggi scegliersi un brano online, Jazz o di qualsiasi altro genere, quasi mai un intero album, diventa il medium più comodo.
Le origini
Dall’esperto al neofita trionfano i singoli successi del passato e del presente che continuano a fare immensa, epocale, la musica nata da ex schiavi africani (il Jazz appunto) e ora diffusa in tutto il mondo.
Il vinile ritorna
Ma c’è un secondo importante paradosso: nonostante queste comode tecnologie, si assiste a un ritorno al vinile.
Caro vecchio long playing
Il caro vecchio long playing, autentico fenomeno culturale e oggetto di culto ricercatissimo, in grado di racchiudere microcosmi sonori tra i solchi di venti minuti a facciata.
I brani celebri
Un valido motivo per offrire un dizionario del Jazz non indirizzato unicamente ai soli album, come avviene negli altri libri, bensì organizzato attraverso i brani celebri.
Pezzi memorabili
Inteso quindi a garantire una selezione di singoli pezzi memorabili, raggruppati a loro volta nei grandi stili Jazz (hot, swing, bebop, e cosi via).
L’intervista
70-80.it ne ha parlato con l’autore Guido Michelone (1954) docente di storia della musica afroamericana all’Università Cattolica di Milano.
Popular music e Jazz
E’ inoltre docente di Storia della popular music e di Storia del Jazz presso il Conservatorio Vivaldi di Alessandria.
Le testate giornalistiche
E’ stato inoltre collaboratore di testate come Musica Jazz, Ritmo e Jazzit. Da vent’anni è critico musicale per Buscadero e Il Manifesto.
Il podcast
L’intervista all’autore è ascoltabile qui.
Nelle librerie e negli store online
Il volume è disponibile in tutte le librerie fisiche e online. (E.M. per 70-80.it)