Si chiama Sindrome di Chuck Cunningham (Chuck Cunningham Syndrome) e fu introdotta, ça va sans dire, nel celebre telefilm Happy Days.
Scomparsa immotivata
La Chuck Cunningham Syndrome identifica un personaggio importante che esce di scena senza motivazione mentre gli altri personaggi si comporteranno come se non fosse mai esistito.
Chi era lo scomparso
Il personaggio in questione è Charles “Chuck” Cunningham (presente nelle stagioni 1-2, tra il 1974 ed il 1975), interpretato prima da Gavan O’Herlihy (1951-2021) e poi da Randolph Roberts (1947).
Il maggiore
Figlio maggiore dei Cunningham, Chuck è uno studente di college e giocatore di basket, vive solo e la sua particolare condizione foriera di scarsa empatia da parte del pubblico, porterà gli sceneggiatori a valutarne l’estromissione.
Finta di niente
Tuttavia, posto che in un telefilm come Happy Days un’uscita di scena definitiva come quella della morte sarebbe stata incoerente con il contesto allegro e spensierato, gli autori decidono di farlo senza alcuna spiegazione, inducendo gli altri protagonisti a comportarsi come se non fosse mai esistito.
Il sogno
Negli anni a venire sarebbe stata peraltro introdotta un’altra soluzione per situazioni di questo genere: quella del sogno, nel caso specifico utilizzata dal noto serial Dallas. Che, nel caso di specie, si concretò nel sogno di Pamela (Victoria Principal, 1950) sulla morte del marito Bobby (Patrick Duffy, 1949).
Sogno stagionale
Vicenda che incredibilmente interessò un’intera stagione.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per NL)