Verso la fine degli anni’80, ancora una volta dagli USA, arrivò in Italia un’altra serie televisiva basata sulle avventure investigative dei suoi protagonisti. Dopo i 67 episodi andati in onda sulla rete americana ABC, dal 1985 al 1989, con il titolo Moonlighting, giunse sugli schermi italiani Moonlighting – Agenzia Blue Moon.
Ispirata a Shakespeare
Partorita dalla mente di Glenn Gordon Caron (1954), già autore di Mai dire sì, un’altra serie televisiva incentrata su due investigatori, con Moonlighting fece il botto. Prendendo ispirazione da La bisbetica domata di William Shakespeare (1564-1616) e dalle cosiddette screwball comedy degli anni ‘30 e ‘40 caratterizzate da dialoghi imprevedibili e situazioni buffe e inaspettate, Caron, creò qualcosa di davvero innovativo per quel periodo.
I protagonisti
La serie girava intorno alle vicende di due investigatori privati, un uomo e una donna, interpretati rispettivamente da un allora ancora semisconosciuto Bruce Willis (1955) e dalla modella e attrice Cybill Shepherd (1950).
David Addison e Madelyn “Maddie” Hayes
Lei, Maddie Hayes, dopo essere stata truffata, si ritrova praticamente senza più nulla, a parte un’agenzia investigativa chiamata “City of Angel”. Lui, David Addison, dalla vita parecchio sregolata, si occupa della gestione dell’agenzia con scarso successo.
L’Agenzia diventa Blue Moon
All’inizio della serie, David convince Maddie, anziché cedere l’agenzia, di gestirla insieme, cambiandole il nome da “City of Angel” ad “Agenzia Blue Moon”, visto che Maddie era molto famosa come testimonial dello shampoo Blue Moon. Cosa che verrà sottolineata più volte, in diversi episodi della serie.
L’alchimia della coppia… almeno sul set
Fin dal principio, la coppia di attori funzionò benissimo, benché il rapporto tra i due fuori dal set, non fosse dei più sereni. Sibillina, a questo proposito, fu la dichiarazione rilasciata in un’intervista da Cybill Sheperd: “I nostri personaggi in Moonlighting non erano poi così lontani da noi. Io interpretavo un ex modella, cosa che ero davvero, e Bruce uno str***o, cosa che è”.
Mix
Tuttavia il mix di sofisticata bellezza e naturale eleganza di lei, contrapposti ai modi bruschi e scortesi di lui, il tutto condito da dialoghi velocissimi e graffianti battute, girava alla perfezione.
Lo faranno o non lo faranno
Ed è proprio questo continuo intrecciarsi di “amore e odio”, sullo sfondo di un’attrazione fisica inespressa, che fecero il successo del telefilm appassionando gli spettatori che continuavano ad interrogarsi sul fatidico “will-they-won’t-they” (lo faranno/non lo faranno) che verrà ripreso anche nelle serie successive, come X-Files o Friends.
La “Maledizione di Moonlighting”
Nell’episodio della terza stagione intitolato I Am Curious…Maddie, che fece il record di ascolti, finalmente i due protagonisti finirono insieme. Tuttavia, paradossalmente questo decretò l’inizio della fine. Il gradimento degli spettatori crollò a picco visto che ormai la tensione sensuale tra David e Maddie, ingrediente fondamentale dello show, era ormai evaporata.
Come il Salto dello Squalo
Da qui nacque la definizione “Maledizione di Moonlighting” che definiva come la scelta di far metter insieme i protagonisti di una serie televisiva avrebbe portato ad una totale perdita di interesse del pubblico. Una sorta di “Salto dello Squalo” (di cui abbiamo già parlato negli articoli di Happy Days e Dynasty) in salsa amorosa.
I coprotagonisti
Altri due personaggi contribuiscono alle vicende di Moonlighting. La signorina Agnes Dipesto interpretata da Allyce Beasley (1954), la centralinista che risponde sempre alle telefonate in rima ed Herbert Viola, interpretato da Curtis Armstrong (1953), un collaboratore dell’agenzia, aspirante investigatore, innamorato della signorina Dipesto.
Cameo
Non mancarono anche in Moonlighting i numerosi cameo di attori e personaggi famosi a partire da Orson Welles (1915-1985) che comparve nell’episodio The Dream Sequence Always Rings Twice (in omaggio al Postino suona sempre due volte), proprio pochi giorni prima di morire. O ancora una giovanissima Demi Moore (1962) che nell’episodio intitolato The Girls Collide si trovò nello stesso ascensore con colui che sarebbe diventato il futuro marito, Bruce Willis.
The Temptations
Ma anche Woopy Goldberg (1955) o Pierce Brosnan (1953) fino al gruppo musicale dei The Temptations o all’eclettico organizzatore di incontri di pugilato Don King (1931) che interpretarono loro stessi.
La sigla
Anche la sigla di Moonlighting divenne un vero cult. Curata da Lee Holdridge (1944) e cantata da Al Jarreau, Moonlighting, risulta tuttora una delle canzoni di telefilm più apprezzate. Così come il resto della colonna sonora, caratterizzata da una marcata impronta jazz e firmata da un altro strepitoso compositore come Alf Clausen (1941).
La “quarta parete”
Tra le sorprendenti innovazioni nel linguaggio della serie, oltre ai riferimenti a grandi film del passato e le scelte registiche particolari, la più eclatante fu la rottura della “quarta parete” (lo schermo). In diversi episodi, infatti i due protagonisti, guardando in camera, si rivolgevano direttamente al pubblico che li stava seguendo in TV.
La “consapevolezza” di essere uno show
Non solo. I due personaggi erano “consapevoli” di recitare in una serie televisiva tanto che, oltre come già detto, rivolgersi direttamente agli spettatori attraverso lo schermo, interagivano con i cameramen in scena o commentavano la sceneggiatura su quello che era previsto dovesse succedere.
Il finale geniale
Sfruttando questo geniale escamotage il finale della serie fu inserito nella sceneggiatura. In Lunar Eclipse, ultimo episodio della fiction, dopo il matrimonio tra Agnes e Herbert, Maddie e David giungono nella loro agenzia mentre i tecnici stanno smontando il set e capiscono che la serie non sarà più rinnovata.
Tentativo in extremis
Con un ultimo tentativo si recano da un produttore della rete ABC per cercare di convincerlo, ma senza risultato.
Chiude
La serie termina con la comparsa della scritta: “L’Agenzia Investigativa Blue Moon ha chiuso definitivamente il 14/05/1989. Il caso Anselmo non è mai stato risolto…ed è rimasto un mistero fino ai giorni nostri”. (M.A.G. per 70-80.it)