La critica del film Grazie a Dio è venerdì (Thanks God it’s friday) fu tendenzialmente positiva.
Nonostante la chiara ispirazione a La febbre del sabato sera (1977), da cui si differenziava però profondamente, in quanto commedia e non dramma (anche se la connotazione musicale ha sempre appannato la drammaticità di Saturday night fever), il film, diretto da Robert Klane (1941) e prodotto dalla Motown Productions e dalla Casablanca Filmworks per la Columbia Pictures, aveva una sua identità.
Sue e Dave
La trama ruota intorno a Sue, sposata al noioso Dave, che per ravvivare l’affaticato rapporto borghese, il giorno dell’anniversario di matrimonio, decide di andare, almeno per una volta, in discoteca, luogo che Dave detesta.
Osko
La location del film è infatti la non più esistente discoteca Osko, situata al 333 South di La Cienega Boulevard, a sud della 3rd Street, a Los Angeles, che prendeva il nome dal proprietario Osko Karaghassian (che appare nel film in una breve comparsata).
Il proprietario della discoteca Osko
Lì, il fascinoso proprietario del locale, Tony Di Marco (un giovane Jeffrey Lynn Goldblum, 1952, alle sue prime esperienze come attore) tenterà invano di sedurre Sue.
Jackie
Mentre Dave s’accompagnerà alla estroversa Jackie.
Jeannie e Frannie
La trama evolve col coinvolgimento, durante una gara di ballo trasmessa in diretta dalla stazione radiofonica K.C.D.O., dei giovani Jeannie e Frannie, che, aiutati dal simpatico discotecomane Marv Gomez, favorirà la vincita del premio a Frannie.
Ballerina
La quale si scopre essere un’abilissima ballerina.
Maddy, Jennifer, Ken, Carl
La cerchia dei protagonisti si allarga a due impiegate in cerca di avventure: Maddy e la bella Jennifer (Debra Lynn Wingere, 1955) a due ragazzi, Ken e Carl (quest’ultimo interpretato dallo stesso musicista Paul Jabara, 1948-1992, coautore delle musiche del film), sperano di incontrare le loro anime gemelle (e Jennifer e Ken scopriranno d’avere molto in comune).
Gus e Shirley
Grazie a Dio a venerdì anticipa poi i tempi attuali di amori via web con la storia dello spazzino comunale Gus, che ha un appuntamento organizzato tramite computer con Shirley.
Botte
Questa ultima è una zitella troppo alta per lui, piccolo e grassottello, ma che finirà per conquistarlo assestandogli un paio di pugni.
Bobby Speed e i Commodores
Proprio quel giorno esordisce come nuovo disc-jockey Bobby Speed mentre sono attesissimi i componenti del complesso The Commodores.
Orientamento
Che però hanno affidato il furgone con i loro strumenti a Floyd, noto per il suo scarsissimo senso di orientamento.
Nicole Sims
Intanto la sconosciuta cantante Nicole Sims cerca di ottenere un’audizione e, quando ci riesce con un trucco (cantando la mitica Last Dance), Bobby si rende conto che ha una bellissima voce e gran ritmo.
Esibizione
E arrivati gli strumenti, si esibiranno anche i Commodores.
La maestosa colonna sonora
Imponente la colonna sonora del film, con la title track Thank God It’s Friday dei Love & Kisses del grande Alec R. Costandinos (1948, presenti anche con You’re the Most Precious Thing in My Life) e il dominio di Donna Summer (LaDonna Adrian Gaines, 1948-2012, Last Dance; With in love e Je t’aime… moi non plus), accompagnata dalle ottime performance di Diana Ross (1944, Lovin’, Livin’ and Givin) e Thelma Houston (1946, Love Masterpiece).
Pattie Brooks, Paul Jabara, Cameo, Commodores, Santa Esmeralda, Natural Juices e D.C. La Rue
Di pregio anche le performance di Pattie Brooks (1950, After Dark), del prematuramente scomparso Paul Jabara (1948-1992, con la stupenda Trapped in a Stairway e con Disco Queen), Cameo (Find My Way), dei Commodores (Too Hot Ta Trot), dei Santa Esmeralda (Sevilla Nights), di D.C. LaRue (Do You Want the Real Thing) e dei Natural Juices (Floyd’s Theme).
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)