Un diciottenne Claudio Baglioni (1951) con un look più allineato a quello di Gino Paoli (1934) che al modello, molto distante, di soli pochi mesi dopo, aggiornatosi al cliché degli anni 70, col capello lungo, l‘eskimo e lo sguardo ammiccante, pubblica nell’aprile 1969 un 45 giri con un brano controverso: Signora Lia.
Una favola blu
Una delle sue più famose canzoni, è, in realtà, il lato B di Una favola blu, rapidamente dimenticata.
Tradimento consumato, tentato, immaginato
Il brano tratta del tradimento della protagonista, una presumibile donna matura che, nel dopocena casalingo, riflette sulla sua vita matrimoniale, messa in crisi da un tradimento forse solo potenziale. Il testo, infatti, non svela se l’adulterio sia stato effettivo, non consumato o addirittura solo fantasticato.
Signora Lia in Lai
In realtà, il nome della famosa donna avrebbe dovuto essere un cognome: Lai.
Ripensamenti
“Signora Lia, uno dei miei primi successi, era in realtà intitolato Signora Lai“, ebbe infatti a spiegare tempo dopo Baglioni. “Stavo per registrare in studio il provino alla RCA di Roma. I tecnici in regia indossavano il camice bianco e una spilla con il loro nome. Mentre stavo per cominciare ho visto che il capo dei fonici si chiamava Lai di cognome. E la mia canzone era tutta basata sull’infedeltà coniugale della signora Lai. Temendo che mi rovinasse la carriera, decisi all’improvviso di cambiare“, sottolineò il cantautore.
Indizi
Dicevamo che il tradimento della Signora Lia non si capisce se sia stato fisico o platonico: il testo del brano è infatti disseminato di indizi che conducono sia da una parte che dall’altra.
Tradimento consumato
“Signora Lia stasera stai con tuo marito, sta’ tranquilla che non sa, non sa che l’hai tradito” è una strofa che sembrerebbe deporre per la consumazione dell’adulterio, così come il ripensamento “ma stasera che hai capito di amare solo lui, senti che hai sbagliato troppo ormai”.
Tradimento immaginato
Nell’altra direzione conduce però l’affermazione: “L’amore ti ha giocato, sai che ci fai, di un sogno mai avverato…“.
Tradimento pianificato
D’altra parte il film immaginato dalla Signora Lia è rappresentato anche dall’intento accantonato di lasciare il marito, che sembrerebbe emergere dalla strofa “Signora Lia, se tu vai via, non troverai niente per te…”, che, viceversa, si pone a metà strada tra la storia con un amante effettivo e l’ipotesi di averne uno.
Tradimento tentato
Ma l’ipotesi di una mera fantasia si scontra nuovamente con una dichiarazione apparentemente palese: “Signora Lia stasera, stai con tuo marito, prova a dirgli che con l’altro è tutto finito, lava i piatti e asciuga il viso, non ci pensare più, con lui siedi e accendi la TV”.
Conclusione
A distanza di oltre mezzo secolo, insomma, il tradimento della Signora Lia rimane solo una mera ipotesi.
Scartocci SIAE
Pur essendo firmata nell’etichetta dal solo Baglioni, Signora Lia in realtà è depositata alla Siae anche da Carlo Scartocci, coautore della musica. (M.L. per 70-80.it)