Sembra un nome d’arte, tanto suona bene. E invece Gigi Rizzi era il vero nome di un venticinquenne italiano (nato a Piacenza), che sul finire degli anni 60 raccolse grande attenzione di quelli che ai tempi si chiamavano rotocalchi di costume italiani e francesi. Insieme ad altri 4 tombeur de femmes, chiamati Les italiens. La sua sarà una gioventù ammirata, invidiata, irraggiungibile per i più. Sopra le righe. Ma il destino lo attenderà incredibilmente beffardo.
La storia con B.B.
Gigi Rizzi (1944-2013) divenne, quasi del tutto casualmente, il re della dolce vita sulla Costa Azzurra, dove, nell’estate del 1968, ebbe una turbolenta relazione col sogno erotico degli uomini di tutto il mondo: Brigitte Bardot (1934), che aveva dieci anni più del bell’italiano.
Piacentino
La sua famiglia (era terzogenito di quattro fratelli) era originaria di Piacenza, dove era comproprietaria di un’industria di laterizi, la RDB (Rizzi, Donelli e Breviglieri).
Dall’Emilia Romagna alla Liguria
Con la fine della 2^ guerra mondiale i Rizzi si trasferiscono a Nervi (quartiere di Genova) e Gigi inizia a frequentare la Costa Azzurra, in particolare Saint-Tropez.
Dolce vita
Gigi è bello, alto, magro con un sorriso sempre stampato in faccia.
Si accompagna nelle notti estive (e non solo) ad un gruppo di amici, gran corteggiatori di donne ed amanti di quella che era già conosciuta come la dolce vita.
Les italiens
Il gruppo, in breve, diviene conosciuto come “Les italiens” e lancerà la moda dei balli a piedi nudi.
L’amateur, Il principe e colui che…
Les italiens sono Beppe Piroddi (1940-2022, playboy gentiluomo che si definisce “amateur“), Franco Rapetti, detto il Principe o “capriccio per signora” (che scomparirà tragicamente in una condizione mai completamente chiarita, cadendo dal settantesimo piano di un grattacielo di New York), Rodolfo Parisi (che, a sua volta, morirà giovane, a 36 anni, colpito alla testa dal deflettore dello specchietto dell’autobus mentre scendeva dal marciapiede a Londra) e Gianfranco Piacentini (1937-2016).
… non ha mai posseduto né una casa, né una laurea, né una moglie, né una donna controvoglia
Il quale lascerà un epitaffio che è un programma: “Non ha mai posseduto né una casa, né una laurea, né una moglie, né una donna controvoglia“.
La fama
Gigi Rizzi, nelle cui vene scorre sangue da imprenditore, fiuta il business del suo “marchio” e nel 1967, insieme a Beppe Piroddi, dopo aver acquisito quote di un famoso locale di Saint Tropez, l’Esquinade, apre a Milano (zona Brera) il locale Number One, in Via dell’Annunciata.
Number One
Il Number One avrà un successo tale (sarà l’antesignano della movida milanese) che due anni dopo verrà aperto un locale omonimo a Roma, vicino a Via Veneto.
La cocaina
E proprio il Number One di Roma sarà l’inizio della parabola discendente di Gigi Rizzi, che finirà in uno scandalo nel 1972 a seguito di cocaina trovata nei bagni del locale, pare messa a bella posta dalla Mala che aveva iniziato a taglieggiarlo (la stampa ci andrà pesante con lo Scandalo Number One).
Il top della gioventù (e non solo)
Non era, del resto, andata meglio al Number One milanese, dove sfilava il top della gioventù, delle modelle internazionali.
L’esplosione del locale milanese
Infatti, anche lì, non raccolte le richieste di pizzo della malavita, il 15 giugno del 1971, alle 5 di mattina, una bomba aveva fatto saltare in aria il locale. E con esso i progetti di Rizzi.
La caduta degli dei
Del resto, non bastassero le bombe e la cocaina, a distruggerlo ci pensano giornali, radio e tv. Abbattare i miti della dolce vita è facile ed allettante per i media. E vederli al tappeto piace al pubblico che dopo averli adorati ed invidiati, si sa, gioisce della caduta degli dei.
Il trasferimento in Argentina
Così Gigi Rizzi, a metà degli anni ’70 si trasferisce in Argentina. E, tutto sommato, gli va bene: acquista un terreno e numerosi capi di bestiame e fonda un’importante azienda agricola. Archivia la stagione da playboy e si sposa con Dolores Mayol, da cui avrà tre figli.
Dalla fattoria a La fattoria
Nel 2004 torna in Italia per partecipare al reality show La fattoria.
Il destino beffardo che apre e chiude col numero 68
Per un macabro scherzo del destino, morirà per un malore improvviso nel 2013, proprio il giorno del suo 69° compleanno, quasi a concludere il 68 che aveva caratterizzato la sua vita.
Dove è nato il mito, è terminato
E proprio in Costa Azzurra a Saint-Tropez, dove si trovava in vacanza (si era nel frattempo trasferito a Sori, in provincia di Genova)
Io, BB e l’altro ’68
La sua vita turbolenta è tracciata in un libro autobiografico, curato da Giangiacomo Schiavi (1955), dal titolo Io, BB e l’altro ’68.
La carriera cinematografica
Gigi Rizzi ebbe anche una carriera come attore, debuttando nel 1969 nel film La donna invisibile di Paolo Spinola (1929-2005), seguito da La morte risale a ieri sera (1970) di Duccio Tessari (1926-1994), Roma bene (1971) di Carlo Lizzani (1922-2013), Ettore lo fusto (1972) di Enzo G. Castellari (1938), fino a L’occhio nel labirinto (1972) di Mario Caiano (1933-2015).
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)