Born to be Wild, singolo pubblicato nel 1968 come terzo estratto dal primo album in studio, è sicuramente la più famosa espressione degli Steppenwolf. Cioè un gruppo formato a Toronto l’anno prima da John Kay (1944), che ne era la voce, la chitarra ritmica e l’armonica a bocca. E che aveva tratto il nome della band dal romanzo di Hermann Hesse (1877-1962) Il lupo della steppa (Der Steppenwolf, 1928).
La formazione degli Steppenwolf
Completavano la formazione: Jerry Edmonton (1946-1993) alla batteria, Michael Monarch (1950) alla chitarra solista, Goldy McJohn (1945-2017) alle tastiere e Rushton Moreve (1948-1981) al basso.
Inno dei riders
Nella cultura popolare il pezzo Born to be wild è associato all’immagine dei biker, soprattutto a seguito del suo utilizzo nella colonna sonora del film Easy Rider (1969) diretto e interpretato da Dennis Hopper (1936-2010), con Peter Fonda (1940-2019) e Jack Nicholson (1937).
… e primo brano heavy metal
Il brano degli Steppenwolf è descritto anche come il primo brano heavy metal della storia. Tesi in realtà contestata dagli amanti del genere musicale.
Equivoco motociclistico
Secondo questi, l’equivoco nascerebbe da una strofa della canzone in cui si fa riferimento ad un “tuono di metallo pesante” (“heavy metal thunder”). Il riferimento è al rombo provocato dallo scoppiettio della marmitta delle motociclette.
La tesi di Leonard Mogel
E proprio da tale frase l’editore parigino Leonard Mogel (1922) a metà degli anni Settanta attinse per il nome della propria rivista cultural-musicale. Periodico a sua volta ispirato a Métal Hurlant, che aveva debuttato nel dicembre del 1974.
In ogni caso il primo brano ad aver impiegato l’espressione heavy metal
In ogni caso va riconosciuto che il brano degli Steppenwolf è la prima registrazione in cui si utilizza l’espressione heavy metal in un contesto musicale.
Lo scioglimento e le varie reunion
Nel 1971 gli Steppenwolf si sciolsero, ma la carriera solista dei componenti non ebbe particolare successo. Tanto che solo tre anni dopo il gruppo tornò a unirsi, realizzando l’album Slow Flux con, però, riscontro modesto, che condusse al nuovo scioglimento nel 1976, salvo riconciliarsi due anni dopo ma senza Kay.
Kay non gradisce
Circostanza che provocò azioni legali da parte di quest’ultimo, convinto che i nuovi Steppenwolf stessero danneggiando l’immagine del gruppo. Kay reagì a sua volta dando vita a un tour personale con il nome John Kay and Steppenwolf.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)