Il 5 agosto 1957 sul Daily Mirror, popolare quotidiano inglese, esordisce quello che diverrà il disoccupato cronico e convinto più famoso al mondo: Andy Capp.
L’impegno quotidiano di Andy Capp
La sua giornata è impegnata tra divano, pub (banco, biliardo e freccette), allevamento di piccioni viaggiatori, partite di rugby e football e corteggiamento a distanza di giovani e belle frequentatrici del bar.
Il look
Andy Capp, caratterizzato da un berretto irlandese calato sugli occhi e da una cicca di sigaretta sempre penzoloni tra le labbra (che scomparirà dagli anni Novanta), vive grazie alle fatiche della paziente e trasandata moglie Flo.
Flo
Con quest’ultima, Andy è solito azzuffarsi (anche fisicamente). Quasi sempre come conseguenza dei tentativi di ottenere del denaro che immancabilmente spenderà in birre al bar (spesso offrendo da bere alle giovani avventrici).
La valigia in mano
La difficile condizione familiare fa sì che gli annunci dell’abbandono della casa coniugale (che si trova ad Hartlepool, nel Nord-Est dell’Inghilterra), con valigia al seguito, siano all’ordine del giorno. Anche se, alla fine, Flo perdona sempre Andy Capp, di cui è comunque, a suo modo, innamorata.
Bilanciamento caratteriale
Allo sprezzante ed insopportabile Andy Capp fa proprio da contraltare nelle strisce, la povera Flo, oberata dal lavoro esterno ed interno alla casa. Momenti quotidiani che sono identificati dalla condizione dei capelli ondulati della donna.
Foulard
Coperti da un foulard quando entra o esce dall’abitazione. Legati con un fazzoletto (o spesso attraversati da vistosi bigodini) quando è in casa.
Giochi di mano
Tuttavia, a dispetto dell’atteggiamento, Flo non è affatto mite. A parte le zuffe frequenti col marito, non disdegna di avventarsi contro le giovani frequentatrici del pub insidiate dal marito.
Bingo!
Peraltro, Flo, come Andy Capp, ha alcune passioni che coltiva stabilmente, come quella per il bingo e le lotterie.
Reg Smithe
Andy Capp, creato dalla penna del fumettista Reg Smithe (1917-1998), occupa inizialmente strisce giornaliere a quattro quadri sul Daily Mirror, per poi passare, nel 1960 anche al Sunday Pictorial per poi diffondersi, grazie a un successo costante e progressivo, anche all’estero.
Carlo e Alice
In Italia Andy Capp arriva nel 1960, attraverso la Settimana Enigmistica (dove sarà pubblicato fino al 2008), col poco felice nome di Le vicende di Carlo e Alice. Anche se sarà presto conosciuto da tutti col nome originario.
Eureka!
Successivamente, Andy Capp verrà infatti pubblicato con il nome originale su Eureka, rivista di fumetti pubblicata dall‘Editoriale Corno, del quale è anche testimonial comparendo spesso in copertina a cui hanno fatto seguito raccolte in caratteristici volumi brossurati dal formato quadrato (Comics Box).
Il vangelo secondo Andy Capp
Nel 1976 l’Editoriale Corno pubblica Il vangelo secondo Andy Capp mentre le strisce appariranno su molte altre testate. Tra queste: Comix, Comic Art, Grazia, La Lettura (inserto gratuito de La Domenica del Corriere).
Oscar
Il personaggio sarà incluso anche in volumi monografici presenti nelle collane Oscar Mondadori ed Eureka Pocket e Eureka Selezione.
La successione creativa
In seguito alla morte dell’autore nel 1998, ed esaurite dopo un anno le scorte di strisce inedite, la serie venne continuata da Roger Mahoney (1935-2022) e Roger Kettle su autorizzazione dello stesso autore, il quale aveva concesso che altri dopo di lui continuassero a disegnarne le storie.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)