Un viaggio nel tempo fino al 2024, piuttosto diverso dal nostro presente.
E’ questa la trama del film di fantascienza Beyond the time barrier, diretto da Edgar Georg Ulmer (1904-1972), dove, nel 1960, il maggiore Bill (William) Allison (Robert Clarke, 1920-2005, che ne fu anche produttore), pilota della US Air Force, conduce con successo un velivolo sperimentale per il volo spaziale suborbitale, ma perde il contatto radio.
Atterrato alla sua base aerea, la trova abbandonata e in rovina da diverse decine di anni.
Il sottosuolo
Nascondendosi nel sottosuolo, il pilota scorge una città futuristica all’orizzonte, dove viene catturato dagli abitanti dopo essere stato reso incosciente.
La Cittadella del 2024
Allison scopre di aver viaggiato nel tempo fino all’anno 2024, dove i sopravvissuti di una piaga cosmica che ha devastato la Terra, dal 1971 vivono in una città sotterranea chiamata La Cittadella.
Il Supremo
Questa è governata da un dittatore, il Supremo (Vladimir Sokoloff, 1889-1962) e da sua nipote, la principessa Trirene (Darlene Tompkins, 1940-2019), una giovane muta, ma dotata di poteri telepatici.
I fuoriusciti
I fuoriusciti, violenti mutanti sordomuti, calvi e sterili, rappresentano una minaccia costante, cercando di uccidere chiunque incontrino.
Gli altri viaggiatori di Beyond the time barrier,
Tra i residenti di questo futuro distopico ci sono altri viaggiatori del tempo: il capitano russo Markova (Arianné Ulmer Cipes, 1937, figlia di del regista Ulmer), lì arrivata dal 1973; il generale Kruse (Stephen Bekassy, 1907-1995) e il professor Bourman (John Van Dreelen, pseudonimo di Jacques van Drielen Gimberg, 1922-1992), giunti dal 1994 per sfuggire alla peste del tempo, provocata dai test sulle armi nucleari del 1971, che hanno danneggiato l’atmosfera terrestre, lasciando passare pericolosi raggi cosmici.
Prosecuzione della specie
Il Supremo intravede la possibilità che Allison possa garantire la prosecuzione della specie umana del 2024 (le ultime nascite risalgono agli inizi del nuovo millennio) accoppiandosi con Trirene (i due peraltro prevedibilmente si innamoreranno).
Il piano di Allison
Il realtà il progetto di Allison è di tornare nel passato e provare a cambiare la storia. Piano che effettivamente realizzerà, anche se non coi completi effetti sperati.
Sottovalutato ma fonte d’ispirazione per altri film
Considerata opera minore del regista Ulmer, in realtà Beyond the time barrier ha ispirato pellicole successive, come il ben più noto The time travelers e trame con la vita nel sottosuolo tipica di molti film post-apocalittici e distopici. Ma, soprattutto, l‘incipit ricorda molto quello del successivo capolavoro Il pianeta delle scimmie del 1968.
Economia di scala
Beyond the time barrier fu prodotto in economia di scala col film The Angry Red Planet (conosciuto anche come Invasion of Mars e Journey to Planet Four).
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)