Sessantunesima puntata di 70 80, il programma del week-end prodotto da Giornale Radio in collaborazione col nostro periodico. In questa edizione i giornalisti Francesco Massardo e Massimo Lualdi di 70-80.it, parlano del cartone animato Mr. Magoo e dell’organo della Bontempi.
Mr. Magoo
Mr (Magoo Quincy) Magoo è un ricco signore anziano, basso, calvo, brontolone. E soprattutto decisamente miope. Tanto che la rappresentazione con gli occhi socchiusi lo rende un po’ orientale.
Il rifiuto del problema che mette a rischio sé stessi e gli altri
Condizione, quella della vista ai limiti della cecità, che Magoo rifiuta, cacciandosi per conseguenza in condizioni pericolosissime generalmente per sé. Ma spesso anche per gli altri. Senza peraltro averne consapevolezza.
Waldo e il cane McBarker
Che invece ce l’hanno – eccome! – il nipote Waldo e il cane McBarker, doppiato in italiano come Ciccio.
I pericoli costanti
Accade quindi che Magoo, che vive da solo, cammini sui cornicioni di grattacieli o sotto carichi pendenti; che attraversi trafficatissime strade. Qui per leggere l’articolo originario in forma integrale.
L’organo Bontempi
Diciamo la verità: ad attirarci del Bontempi erano soprattutto i colori ed i pulsanti rossi. E l’evocazione dell’organo Hammond, che caratterizzava l’ondata del beat e dei figli dei fiori.
Il look moderno
L’organo Bontempi ha favorito la nascita di tanti gruppi musicali adolescenziali, con suo look moderno e la tastiera solista composta da tre ottave, con tasti mini, pensati appositamente per bambini o ragazzini ed i dodici tasti di accompagnamento.
I tasti
I dodici tasti erano divisi in sei superiori dal suono soffice, ma determinato, e sei inferiori, caratteristici dell’organo da chiesa.
Dall’albero alla cantina
Sennonché, nella stragrande parte dei casi, l’organo finiva nella primavera successiva come arredo in un angolo della cameretta (per poi indirizzarsi verso la cantina).
Topolino ispiratore
E ciò dopo tentativi che avevano fatto capire, più o meno chiaramente, che l’arte musicale non era proprio così accessibile come le pubblicità su Topolino avevano fatto intendere.
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