Dopo aver fatto parte della boy band New Edition, Bobby Brown (1969) comincia la propria carriera da solista nel 1986. E l’esordio è di quelli con botto. Il ragazzo ha stoffa: ha una bella voce, balla e si muove bene. Ha appeal e presenza fisica. Insomma, tutti gli ingredienti per avviarsi ad una carriera di successo.
Whitney Houston
Oltretutto, nel 1992 l’artista, che con la title track di questo articolo sul finire degli anni ’80 ha ampiamente confermato le sue potenzialità musicali, sposa Whitney Houston (1963-2012), dalla quale, l’anno successivo, ha una figlia: Bobbi Kristina Brown (1993-2015). Una condizione ideale per rafforzare il suo successo, insomma.
La strada per la consacrazione del successo sembra spianata….
A dispetto del successo artistico, della fortuna economica, del rapporto con una grandissima cantante, Brown non riesce ad indirizzare correttamente la propria vita.
I problemi
Problemi legati alla giustizia e all’abuso di sostanze stupefacenti finiscono infatti per compromettere la sua carriera musicale.
L’arresto per maltrattamenti a Whitney
Nel 2003, Bobby è arrestato con diverse accuse, fra le quali anche i maltrattamenti della moglie Whitney.
La discesa negli inferi
E’ solo l’inizio della catastrofe: prima – nel 2003 – il divorzio con la Houston, con prevedibili strascichi legali. Poi la morte di Whitney, avvenuta nel 2012, per la quale diversi giornali sosterranno la responsabilità di Brown nell’entrata della cantante nel tunnel della droga.
La morte della figlia
Infine, come se non bastasse, nel 2015, dopo 8 mesi di coma farmacologico, muore a 22 anni anche la figlia, Bobbi Kristina, irrimediabilmente provata da eccessi di alcol e droga.
Fine della carriera
Il tragico evento, mette fine alla carriera artistica di Brown, di fatto già interrotta dall’anno della morte dalla moglie.
Masterpiece. Per modo di dire
Risale infatti a quell’anno l’ultimo album, Masterpiece, mentre l’attività televisiva si era stoppata già nel 2008. (M.L. per 70-80.it)
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