I lenti imponevano un approccio scientifico, perché la finestra temporale era ridottissima: 3 minuti.
Il problema principale era la collocazione delle mani: sulle spalle? Troppa confidenza o, all’opposto, distacco…. Sui fianchi? Troppo spregiudicato. Sulla vita? Ok, a condizione di gestire con attenzione i 15 cm di sviluppo verticale.
Il difficile equilibrio
In quanto troppo in alto o troppo in basso potevano indurre a considerazioni opposte della candidata a riguardo del suo pretendente. Le reazioni della ragazza nei primi 30/45″ determinavano le mosse successive, con strategie eterogenee…
La genesi
La discoteca era la fase 2. Prima c’erano le feste a casa degli amici o nelle salette. Cioè locali, per lo più cantine o taverne attrezzate con un impianto hi-fi, delle luce colorate (di sovente lampadine verniciate) e qualche divanetto.
Cadenza
Dove con cadenza settimanale (sabato sera o domenica pomeriggio) ci si ritrovava rigorosamente su invito.
Sequenza tipica
La sequenza musicale era tipica. I pezzi più forti alternati, dopo un (bel) po’ di riscaldamento con i lenti, brani soft ma di forte appeal sulle ragazze, finalizzati a favorire l’approccio. E testarne la disponibilità.
Finestra temporale
La finestra temporale era ridottissima: il consentito era al massimo una sequenza di due lenti. Cosicché, o si concordava col dj la programmazione o si doveva gestire in tempo reale l’invito. Bruciando sul tempo i competitor.
La gestione del tempo
Superato l’ostacolo organizzativo ed accettato l’invito, occorreva gestire al meglio i 3 minuti scarsi di durata del pezzo. Il problema principale era la collocazione delle mani.
Sulle spalle?
Troppa confidenza o, all’opposto, eccessivo distacco….
Sui fianchi?
Troppo spregiudicato.
Sulla vita?
Ok, a condizione di gestire con attenzione i 15 cm di sviluppo verticale. In quanto troppo in alto o troppo in basso potevano indurre a considerazioni opposte della candidata a riguardo del suo pretendente.
Ad ogni azione corrisponde una reazione
Le reazioni della ragazza nei primi 30/45 secondi determinavano le mosse successive, con strategie varie. Come lo spostamento dei capelli per liberare il collo o movimenti più arditi verso i fianchi.
Metodi scientifici
Tutto in forma scientifica, nella consapevolezza che ad ogni azione avrebbe corrisposto una reazione. Uguale e contraria.
Metti su i Korgis...
Un esempio da manuale di un lento era Everybody’s Got to Learn Sometime, brano del 1980 dei The Korgis, duo inglese costituito da James Warren (1951) e da Andy Davis (1949), anche se vi erano altri due membri non ufficiali: il chitarrista Stuart Gordon (1951-2014) e il tastierista Phil Harrison (1961).
Scioglimenti e reunion a raffica
Il gruppo ebbe numerosi scioglimenti seguiti da altrettante reunion: 1978/1982; 1985/1986; 1990/1993, mentre dal 2005 il duo è in regolare attività.
Indaco
Il brano fu oggetto di una cover di Zucchero (Adelmo Fornaciari, 1955) nel 2004 con il titolo Indaco dagli occhi del cielo.