Negli anni 60 era un rito. In tutti i sensi. Quello della partenza delle vacanze, rigorosamente ai primi di agosto, era un complesso di norme che regolavano le cerimonie di un vero e proprio culto.
Preparazione da giro del mondo
Occorreva portare l’auto dal meccanico e dal gommista per affrontare un viaggio mediamente di 300-500 km, che per la vettura del tempo era considerato uno stress non indifferente.
Competenze elevate
Lo studio logistico per la corretta determinazione dell’ingombro costituito da elementi imprescindibili per le vacanze (come la bacinella per lavare i panni, il ferro da stiro o il seggiolone) esigeva competenze ingegneristiche.
Capacità di sopravvivenza
Ma l’elemento che in retrospettiva lascia senza risposta, era la capacità di resistere alle lunghe code nelle torride autostrade italiane senza aria condizionata sulle auto.
Effetto placebo
Probabilmente la soluzione, oltre a fisici più temprati, era nell’abile utilizzo di strumenti mitiganti, quand’anche a livello di placebo.
Ventilazione
Pensiamo alla ventilazione forzata dell’auto, a improbabili ventagli di fortuna o all’immancabile finestrino abbassato.
Garibaldina
Per converso, alla frenetica preparazione del mezzo meccanico, faceva da contraltare la partenza alla garibaldina relativamente alla ricerca del domicilio transitorio.
E’ gradita la prenotazione
Oggi la prenotazione è scontata, ma un tempo – anche per via dell’assenza di telefoni nelle abitazioni – le partenze con ricerca in loco della pensione libera non erano un’eccezione. Anzi.
Ricerca in loco
Accadeva così che arrivati nella località di destinazione, il capofamiglia iniziasse un’estenuante ricerca di una camera disponibile, mentre il resto del nucleo attendeva febbrilmente (nel vero senso della parola) in auto l’inizio della vacanza.
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L’ombrellone
Superato lo scoglio della camera, la ricerca si spostava sull’ombrellone, con complesse negoziazioni coi gestori di stabilimenti congestionati.
Riti da spiaggia
Trovata l’oasi (si fa per dire), iniziava concretamente la vacanza, costellata da altrettanti riti. Come il passaggio degli aerei che paracadutavano oggetti promozionali, il giro in pattino/moscone, la granita o il ghiacciolo, la caccia alle conchiglie, l’arte della sabbia (tra complessi edilizi articolati e rappresentazioni sofisticate di corpi animali e umani) ed i corteggiamenti al juke-box.
Visi sorridenti
Sarà forse solo nostalgia di tempi andati, ma oggi ci sembra di vedere sulle facce dei bagnanti una latente insoddisfazione.
Ai nostri tempi…
Che ai nostri tempi, semmai esistente, era invisibile. (M.L. per 70-80.it)