Nel luglio 1981 il duo britannico Soft Cell pubblica la propria versione di Tainted Love, cover di un brano del 1964 scritto da Ed Cobb (1938-1999) e originariamente inciso (nel 1964) da Gloria Jones (1945).
La versione elettronica minimale di Marc Almond (1957) e David Ball (1959-2025) – registrata quasi per caso e contro le richieste della casa discografica – raggiunge il primo posto in 17 paesi e diventa simbolo della new wave anni ’80. Tuttavia, il successo travolgente del singolo determina in parte il corso della carriera del gruppo, imponendo loro una fama globale, ma anche una pressione artistica che influenzerà gli album successivi.
Origine ed esordi del duo
I Soft Cell, composti, come detto, da Marc Almond (voce) e David Ball (al sintetizzatore), si formano a Leeds nel 1979, dove entrambi frequentano il politecnico locale. Dopo una breve fase sperimentale, nel 1980 pubblicano indipendentemente l’EP Mutant Moments, con una tiratura di sole 2000 copie, che però bastano ad introdurli nella scena post-punk britannica.
Stevo
Infatti, poco dopo, i due sono contattati da Stevo (Stephen John Pearce, 1962) fondatore dell’etichetta indipendente Some Bizarre Records, che li include nella sua compilation Some Bizarre. Ciò li aiuta a ottenere visibilità conducendoli a firmare formalmente un contratto con la casa discografica di Stevo.
Tainted Love
In questo contesto, il duo valuta di registrare una cover del brano The Night di Frankie Valli (1934). Tuttavia, la fidanzata di Ball dell’epoca suggerisce Tainted Love di Gloria Jones, qualificandola come “la sua canzone preferita”. Ciò spinge il duo a deviare verso tale (fortunatissima) scelta.
Dal soul al pop-synth
In realtà il pezzo ha poco dell’originale: si tratta di un vero e proprio remake, considerato che la versione originale di Gloria Jones era un soul/northern-soul meno nota al grande pubblico che solo attraverso la reinterpretazione sintetica dei Soft Cell arriverà alla ribalta mondiale.
Registrazione e mix: approccio minimalista
La registrazione del singolo avviene nel luglio 1981 col produttore Mike Thorne (1948), che aveva collaborato con artisti come John Cale (1942), Marianne Faithfull (1946-2025) ed il gruppo Wire.
La visione dei Soft Cell
Ma la genesi del pezzo Tainted love, per come lo conosciamo, non fu pacifica: la Phonogram voleva che fossero inseriti bassi e batteria tradizionali nel brano, mentre Almond e Ball insistevano per mantenere il trio voce + sintetizzatore + drum machine. Alla fine, per fortuna, prevalse la loro visione.
Where Did Our Love Go?
Da annotare che esiste anche una versione in 12″ del singolo che si prolunga collegando il brano con un altro classico Motown, Where Did Our Love Go? delle The Supremes, il gruppo di Diana Ross (1944).
Successo e impatto
Il successo del disco è travolgente: la versione dei Soft Cell di Tainted Love raggiunge il primo posto in 17 paesi e resta nella classifica statunitense Billboard per ben 49 settimane. Il successo altera la scena pop-synth degli anni ’80 e trasforma il brano in un vero e proprio inno, simbolo di un decennio che coniuga elettronica, club culture e nuove forme di espressione sonora.
Sintetizzatori e minimalismo
La scelta sonora radicale (niente chitarre dominanti, ma sequenze elettriche e drum machine) riflette la modernità emergente della musica pop. Una vera e proprio espressione generazionale: le tematiche del duo – adolescenza urbana, frustrazioni amorose, estetica notturna – si sposano perfettamente con l’atmosfera anni ’80.
Conseguenze
Il grandissimo successo di Tainted Love ha però anche un rovescio della medaglia: stabilisce aspettative alte che gli album successivi del duo dovranno rispettare, tanto che, pochi mesi dopo la registrazione del singolo, i Soft Cell vanno a New York a registrare il loro primo LP, Non‑Stop Erotic Cabaret, considerato una pietra miliare degli anni ’80. Nonostante ciò, la fame per il successo immediato e le pressioni discografiche innescano tensioni creative tra il duo e la major Phonogram, limitando l’evoluzione del promettente gruppo.
Il tributo di Almond a Ball
Alla morte, avvenuta il 22/10/2025 di David Ball, Marc Almond si è così espresso sull’amico, socio e collega: “È difficile scrivere questo, figuriamoci elaborarlo, poiché Dave era in un momento emotivamente positivo. Era concentrato e così felice per il nuovo album che abbiamo letteralmente completato solo pochi giorni fa. Il 2026 sarebbe stato un anno di grande entusiasmo per lui e trovo solo un po’ di conforto nel fatto che abbia ascoltato il disco finito, valutandolo un lavoro straordinario.
Migliore che mai
La musica di Dave è migliore che mai: le sue melodie e i suoi ganci sono ancora inconfondibilmente Soft Cell, eppure riusciva sempre a portarli al livello successivo. Era un genio musicale meravigliosamente brillante, con cui ho viaggiato per quasi 50 anni. All’inizio eravamo odiosi e difficili: due studenti d’arte belligeranti che volevano fare le cose a modo loro, anche se era il modo sbagliato.
Ingenui ma avventurosi
Eravamo ingenui e abbiamo fatto errori, anche se non li abbiamo mai davvero considerati tali. Facevano tutti parte dell’avventura: io e Dave siamo sempre stati un po’ come il giorno e la notte; ma forse è per questo che la chimica tra noi funzionava così bene.
Calore & chimica
Ogni volta che ci riunivamo dopo lunghi periodi di separazione, c’era sempre quel calore e quella chimica. C’era un profondo rispetto reciproco che dava alla nostra scrittura congiunta un potere unico. Ridevamo molto, condividevamo lo stesso senso dell’umorismo ed un amore per il cinema, i libri e la musica. Dave aveva scaffali pieni di libri ed un insieme di riferimenti musicali meravigliosi e sorprendenti. Era il cuore e l’anima dei Soft Cell e sono molto orgoglioso della nostra eredità.
Immenso Dave
Grazie Dave per essere stato una parte immensa della mia vita e per la musica che mi hai dato. Non sarei dove sono senza di te.”

Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)
 
				 
															






