1970. Alberto Sordi fotografa la passione per il calcio di provincia con Il presidente del Borgorosso Football Club. Che diventerà un cult

Borgorosso

Il presidente del Borgorosso Football Club, film del 1970 diretto da Luigi Filippo D’Amico (1924-2007) ed interpretato in forma magistrale da Alberto Sordi (1920-2003), disegna efficacemente la provincia italiana dell’inizio degli anni ’70.

Il Borgorosso Football Club

La pellicola ruota intorno alle vicende di Benito Fornaciari (interpretato da Sordi), integerrimo impiegato del Vaticano e appassionato di filatelia che ha ereditato dal padre Libero il Borgorosso Football Club. Cioè una squadra di calcio nell’immaginario paese romagnolo di Borgorosso (in realtà Bagnacavallo, in provincia di Ravenna).

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Il disinteresse di Benito

Benito, a differenza del padre, non ama il calcio e inizialmente manifesta disinteresse per la squadra. Tuttavia, progressivamente coinvolto dai vecchi collaboratori di Libero – a partire dalla storica amante del padre Erminia, di fatto una seconda moglie (Margarita Lozano, all’anagrafe Margarita de las Flores Lozano Jiménez, 1931-2022) – , inizia a dedicarvisi.

Borgorosso

José Buonservizi

Con disastrosi risultati. Per esempio, ingaggiando un allenatore italo-peruviano, José Buonservizi (Carlo Taranto, 1921-1986), soprannominato lo Stregone, col compito di formare giocatori inetti. Soluzione che, complici i fallimenti conseguiti dalla squadra, attirerà le ire dei tifosi del Borgorosso.

Il presidente allenatore

Resosi conto dell’errore, Benito prende le redini della squadra del Borgorosso, nell’inconsueto ruolo di presidente-allenatore. Che, a dispetto delle previsioni, sembra funzionare.
Tanto che il Borgorosso risale la classifica, arrivando quasi in vetta.

Invasione di campo

La situazione tuttavia precipita quando, durante una partita coi rivali del Sangiovese, mentre il Borgorosso sta perdendo su rigore provocato dal centravanti Celestino Guardavaccaro (Franco Accatino, 1933-2021), acquistato dal presidente a caro prezzo, Benito entra in campo litigando con l’arbitro. Provocando un’invasione di campo dei tifosi con conseguente interruzione della partita. E inevitabile successiva penalizzazione della squadra con squalifica del campo di gioco.

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Omar Sívori

A causa della crisi che investe la squadra, un gruppo di imprenditori locali avversi al presidente riesce a costringerlo a dimettersi. Tuttavia, nella conferenza di addio al paese, Benito presenta il suo ultimo ingaggio: nientemeno che il calciatore argentino Omar Sívori (nella parte di se stesso, Enrique Omar Sívori, 1935-2005).

Il disastro economico

Questo, se da un lato gli assicura il sostegno della tifoseria, per contrasto provoca il ritiro della cordata degli imprenditori, il fallimento e pignoramento di tutte le proprietà di Benito. E perfino del pullman della squadra.

Benito sul carro. Dei vincitori?

Incurante del dissesto economico Benito parte con i tifosi in festa, assieme alla squadra su un autocarro per il bestiame per raggiungere lo stadio in campo neutro.

La location

Le località interessate dalle riprese furono, oltre alla città di Bagnacavallo (RA), lo stadio di Molinella (BO), la Casa Vinicola Valli, lo stadio di Lugo (RA) e un casolare a Modigliana (FC), detto appunto Borgo Rosso.

Il vero Borgorosso Football Club

Un Borgorosso Football Club 1919 fu fondato nel 2006 in commemorazione di Alberto Sordi e del suo film e iscritto al campionato 2006/2007 di Terza Categoria.

Podcast

Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)

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