Nel panorama musicale italiano degli anni ’60, Mario Tessuto (Mario Buongiovanni, 1943-2024) emerge come una figura centrale, quanto fugace, con il suo singolo Lisa dagli occhi blu, che nel 1969 ne divenne il tormentone estivo. Il pezzo, che ha segnato un’epoca, si distinse non solo per la sua melodia coinvolgente, ma anche per il mistero legato alla sua protagonista, Lisa, che fu al centro di numerose interpretazioni e curiosità. Fino a che non ne fu svelata la vera identità.
Un brano che ha segnato un’epoca
La canzone Lisa dagli occhi blu è indubbiamente il brano più conosciuto di Mario Tessuto e rappresenta uno dei successi musicali più grandi degli anni ’60. Scritto da Giancarlo Bigazzi (noto anche con lo pseudonimo di Katamar, 1940-2012), quanto a testo e da Claudio Cavallaro (1934-2003), relativamente alla musica, il brano è stato un pezzo fondamentale della stagione estiva del 1969.
Petite fille aux yeux bleus
Non a caso, il singolo è stato il più venduto dell’estate di quell’anno, classificandosi al quarto posto nella graduatoria annuale. Un successo che ha superato i confini italiani, con una versione in francese, Petite fille aux yeux bleus, incisa nel 1984 dal cantante francese Pascal Danel (1944-2024).
Il musicarello
Lisa dagli occhi blu è anche alla base di un musicarello omonimo che ha contribuito a consolidare ulteriormente la sua fama.
La melodia intrigante
La sua melodia accattivante e il suo testo malinconico hanno fatto sì che il brano rimanesse nella memoria collettiva come uno degli emblemi di quegli anni.
Chi era veramente Lisa?
Il cuore pulsante del brano è, senza dubbio, il personaggio di Lisa.
Ma chi era veramente la protagonista di questa storia?
Mario Guido
Le origini del testo sono legate a una poesia scritta da un giovane ragazzo di Bisignano, in provincia di Cosenza, di nome Mario Guido (1944-2022), che ne cedette i diritti per 150.000 lire (circa 1700 euro di oggi).
Elisa Maria = Lisa
La poesia – Guido sarebbe poi diventato poeta, scrittore e professore di latino -, indirizzata a una sua ex compagna di scuola della II B, di nome Elisa Maria Sposato (1944), a sua volta insegnante dopo la laurea in Lettere, è la base su cui si è costruito il testo della canzone.
Il primo amore
La canzone racconta la tristezza di un giovane che, perduto l’amore della sua Lisa, si rifugia nei ricordi di un tempo passato, in una giovinezza segnata dalla malinconia. In effetti, Lisa appare come un simbolo dell’amore ideale e inaccessibile; una figura che rimane scolpita nella mente del protagonista, quasi a rappresentare l’incanto di un amore adolescenziale mai del tutto vissuto, ma solo sognato.
Le speculazioni
La vera identità di Lisa (nell’immagine d’apertura l’elaborazione del personaggio da parte dell‘Intelligenza Artificiale) è rimasta un mistero anche dopo anni di successo del brano. Molti hanno speculato che la ragazza a cui il testo era inizialmente dedicato fosse una figura che aveva segnato in modo indelebile la giovinezza di Mario Guido.
L’amor perduto
La canzone, quindi, non parla solo di un amore perduto, ma anche di un sentimento universale: quello di un amore che sfugge e che, purtroppo, non si realizza mai come sperato.
Un successo che dura nel tempo
Lisa dagli occhi blu ha avuto un impatto che ha oltrepassato i confini temporali. Il brano non solo ha conquistato le classifiche italiane nel 1969, ma ha continuato a vivere nel cuore dei fan, anche attraverso le interpretazioni e le versioni che sono state realizzate nel corso degli anni.
Mi si ferma il cuore
Il lato B del disco, Mi si ferma il cuore, pur non avendo raggiunto la stessa popolarità del lato A, è anch’esso un brano significativo, con una composizione che ha visto Bigazzi e Cavallaro lavorare fianco a fianco con Tessuto, aggiungendo un ulteriore strato di profondità alla produzione musicale dell’epoca.
Simbolo di un’epoca
Nel raccontare la storia di Lisa dagli occhi blu, non si può fare a meno di riflettere sul modo in cui una canzone possa diventare il simbolo di un’epoca, raccontando sentimenti universali di amore e perdita.
Enigmatico emblema idealizzato
La figura di Lisa, pur rimanendo enigmatica e senza un volto preciso, è diventata emblematica di un amore lontano, idealizzato, che ha segnato per sempre chi l’ha ascoltata.
Fusione
Quella di Mario Tessuto è una storia che si fonde con quella della musica italiana degli anni ’60, un decennio in cui il popolare si mescolava con il nostalgico e Lisa dagli occhi blu rimarrà per sempre un simbolo di quel periodo irripetibile.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)