Non sei stato un bambino negli anni ’70 se non hai comprato per 30, 40 e 50 lire (sintomo dell’inflazione galoppante) il ghiacciolo alla menta, all’arancio, al limone, all’amarena.
Fabbricanti di ghiacciolo
Ti sei perduto sicuramente qualcosa se non hai provato artigianalmente a fabbricarlo con la Coca Cola o l’aranciata.
Improbabili contenitori
Magari attraverso qualche improbabile contenitore, che poi non si sarebbe staccato dal ghiaccio.
Recupero
E forse con i bastoncini recuperati da ghiaccioli tradizionali.
Bastoncini
E a proposito di bastoncini di legno: impossibile resistere alla tentazione di trattenerli in bocca fino a che non rimaneva che il sapore del legno stesso.
Zatterine
Ma, soprattutto, irresistibile era la costruzione delle zatterine di bastoncini di legno raccolti intorno ai luoghi di vendita.
Il bar dell’oratorio
Che, di norma, era il bar dell’oratorio o quelli esterni.
Gelaterie sconosciute
D’altro canto, le gelaterie non esistevano ancora, posto che, al più, c’erano i gelatai in bicicletta .
La perversione del ghiacciolo all’anice, piuttosto di niente
Sono passati 40 o 50 anni ma il sapore del ghiacciolo all’anice ce l’hai ancora in bocca: disgustoso.
Il finto ghiacciolo alla Coca Cola
Ma era quello che rimaneva sempre disponibile anche quando quello al tamarindo (spacciato per Coca Cola), o a quello rosso, a seconda dei casi ricondotto al sapore di lampone o amarena. (M.L. per 70-80.it)