Dodicesima puntata di 70 80, il programma del week-end prodotto da Giornale Radio in collaborazione col nostro periodico. In questa edizione il giornalista Francesco Massardo e Massimo Lualdi, direttore di 70-80.it, trattano i consueti due argomenti.
Primo argomento: Amelia, la strega che ammalia
Un po’ pasticciona – ma non troppo come Maga Magò (che esordirà due anni dopo ne La spada nella roccia), Nocciola (la strega dell’agnostico Pippo) o Roberta la studiosa esperta, quella con un look un po’ femminista primi anni ’70 e un po’ Ornella Vanoni (1934) –, aveva qualcosa d’ipnotico.
Fattucchiera
Del resto era una fattucchiera e le pozioni magiche e gli incantesimi erano il suo pane.
Il look
Saranno stati l’abito nero, i folti e lunghi capelli come le ciglia, la scopa o la bacchetta magica, fatto sta che Amelia era veramente affascinante… Qui per leggere l’articolo originario.
Secondo argomento: Liù
Il testo di Liù degli Alunni del sole, hippy e malinconico, è tecnicamente fuori tempo massimo. Siamo infatti nel 1978, ben dieci anni dopo il climax dei Figli dei fiori e degli inni all’amore libero.
Gli Alunni del sole di Marotta
Però il brano di Paolo Morelli (1947-2013) piace e il gruppo napoletano da lui fondato insieme al fratello Bruno e titolato all’omonimo romanzo dello scrittore, sceneggiatore e paroliere Giuseppe Marotta (1902-1963), vola in classifica.
Atmosfera hippy
Dato che gli Alunni del sole nascevano proprio nel ’68 come gruppo beat, quindi ben collocato nell’epoca hippy, è possibile che il pezzo risentisse di tali atmosfere, anche se sul punto Paolo Morelli non si è mai sbilanciato.
Esperienze e contesto
Lasciando il brano sospeso tra il ricordo di esperienze degli anni ’60 ed una collocazione contemporanea… Qui per leggere l’articolo originario.